PATENTINO PER I PADRONI

Patentino per i cani

Patentino per i cani

Dopo l’eliminazione delle Black List nasce ora il patentino per i padroni di cani.
Sempre meno gli uomini di oggi conoscono gli animali, tanto più le persone che vivono nelle città e metropoli.
Per rispettare gli animali è indispensabile sapere quali sono le loro esigenze e caratteristiche etologiche  della specie a cui appartengono.
Se questa premessa viene a meno si corre il rischio di compromettere l’equilibrio psicologico dei nostri amici, con risultati chiaramente imprevedibili e purtroppo sempre spiacevoli. Il patentino deve essere inteso come mezzo per far si che i padroni siano finalmente indotti ad un approccio responsabile coi propri animali. Rimangono tuttavia certe riserve, soprattutto di ordine pratico, sull’applicazione di un simile provvedimento. Per esempio, una persona anziana che magari ha avuto cani per tutta la vita e che per vari motivi non ha la possibilità di prendere il patentino, è giusto privarla della compagnia del suo amico a quattro zampe?

COSA PREVEDE LA NUOVA ORDINANZA?

L’ordinanza vuole dare una risposta ai recenti gravi episodi di aggressione da parte dei cani che hanno colpito soprattutto bambini. Fra le novità arriva un patentino per i proprietari di cani “impegnativi”, viene introdotta la responsabilità civile e penale dei proprietari. Previsti anche percorsi formativi per i padroni dei cani, obbligatori per i proprietari dei cosiddetti “cani impegnativi”. Ci sarà anche un registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento presso i servizi veterinari delle Asl.
Eliminata la black list di razze pericolose si  mira alla responsabilizzazione dei proprietari, che risponderanno civilmente e penalmente dei danni arrecati dai loro cani. Dovranno tenere l’animale al guinzaglio (unica eccezione le aree dedicate), portare sempre la museruola con sé e raccogliere obbligatoriamente le deiezioni.

L’ordinanza conferma anche il divieto di addestramento che miri ad esaltare l’aggressività del cane e alle operazioni di selezione e incrocio con lo stesso fine. No anche al doping, agli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia dell’animale (dalla recisione delle corde vocali al taglio delle orecchie e della coda), fatti salvi gli interventi curativi del veterinario. Ecco, in sintesi, il contenuto dell’ordinanza.

Assicurazione obbligatoria di responsabilità civile. I proprietari dei cani iscritti nel registro devono obbligatoriamente stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

Black list, eliminata. Eliminato l’elenco relativo alle cosiddette razze pericolose, che accompagnava le precedenti ordinanze. Nell’allegato A, spiegano al ministero, c’era un elenco senza riferimento scientifico in letteratura di medicina veterinaria di razze “pericolose”. La motivazione dell’eliminazione della black list è che, secondo i tecnici del dicastero, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane in base a razza o incroci.

Divieti. Confermato il divieto di addestramento che esalti l’aggressività dei cani, come delle operazioni di selezione e incrocio tese allo stesso fine. No alla pratica del doping, gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia dell’animale (recisione delle corde vocali, taglio delle orecchie e taglio della coda), fatto salvi gli interventi curativi certificati dal medico veterinario.

Feci, obbligo di raccolta.
Obbligatorio per chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta.

Guinzaglio, introdotto l’obbligo.
Viene introdotto l’obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio di misura non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico (fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni) e di avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo, nonché l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo. Il proprietario e il detentore devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore.

Museruola. Necessario portare sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo.

Patentino per proprietari dei cani.
Percorsi formativi per i proprietari dei cani per favorire la formazione e l’acquisizione di adeguate cognizioni sulla corretta detenzione di un cane e per la prevenzione di danni o lesioni ad altri. I Comuni congiuntamente con i Servizi Veterinari delle Asl, avvalendosi anche degli Ordini professionali dei Medici veterinari, delle Associazioni di Medici veterinari, delle Facoltà di Medicina veterinaria e delle Associazioni di Protezione degli animali, devono mettere a disposizione dei percorsi formativi per i proprietari di cani. Previsto al termine del percorso il rilascio di specifica attestazione denominata “patentino”, obbligatori per i proprietari di “cani impegnativi” identificati a livello territoriale.

Registro dei cani morsicatori. Previsto presso i Servizi veterinari delle Asl il registro dei cani morsicatori e con problemi comportamentali. Nel caso in cui rilevino un rischio, i Servizi veterinari iscrivono gli animali problematici nel registro stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di eventuali interventi terapeutici comportamentali cui devono essere sottoposti i “cani impegnativi”.

Responsabilità civile e penale dei proprietari.
Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde civilmente e penalmente dei danni o delle lesioni che il cane arreca a persone, animali o cose.

Ruolo dei veterinari libero professionisti.
Ai medici veterinari libero professionisti viene attribuito un ruolo nella prevenzione: spetta loro, infatti, informare i proprietari di cani che transitano dalle loro strutture rispetto alla possibilità o alla necessità di conseguire “il patentino”. Vengono posti in rete con i Servizi Veterinari pubblici per segnalare situazioni a rischio a tutela della salute pubblica.

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