di Mario Magi
Tuo figlio vorrebbe un cagnolino, un compagno di giochi. O forse è tua moglie che ha visto uno di quei simpatici batuffoli paciocconi in vetrina. O forse sei tu stesso che vorresti farti accompagnare durante le tue passeggiate domenicali da un cane. Siete una famiglia in gamba: avete subito pensato di rivolgervi ad un canile per preferire chi è stato sfortunato. Bene! Ma prima di fare questo passo, pensa che non potrai e, guai a te, non dovrai tornare indietro, mai più, finchè il tuo compagno a 4 zampe avrà vita. L’affetto e la fiducia di un cane hanno un prezzo da pagare, inversamente proporzionale al tuo amore per lui. In molti casi l’entusiasmo iniziale di tuo figlio si smorzerà abbastanza rapidamente. Avrai tu per primo il compito di andare incontro alle sue esigenze. Ma che significa in pratica? Te lo spiego subito.
Se il tuo amico non disporrà di un ampio spazio all’aperto dove curiosare, svagarsi e soddisfare i suoi bisogni fisici, dovrai farlo uscire (ben inteso al guinzaglio, condotto da te e non aprendogli semplicemente la porta come troppi fanno) almeno 3 volte al giorno, ad orari fissi, senza compromessi e senza scuse. Il cane è metodico, non può capire perchè ieri si, oggi no. Temi che qualche volta non ne avrai voglia? Allora lascia perdere.
L’alimentazione del cane è importante. Dovrai dargli sempre il meglio per lui, anche se ti costerà un pò. Pensi che a volte finirà per mangiare quello che capita perchè ti sei dimenticato di comprare le crocchette e, in fin dei conti, è pur sempre solo un cane? Allora lascia perdere.
Se lo terrai in casa, inevitabilmente o perchè cucciolo, o perchè adulto ma spaesato ed impaurito, potrà lasciarti qualche ricordino poco simpatico in giro. Pensi di non poter sopportare questi inconvenienti, che nel caso di una sua indisposizione potrebbero anche essere molto frequenti? Te la sentirai di raccogliere con paletta e sacchettino le sue cose quando le farà in luoghi diversi da un campo verde? Oppure farai finta di non vedere e ti giustificherai che quelle del tuo cane non sono le uniche presenti? Saprai osservare comportamenti inusuali che potrebbero indicare un problema e parlarne prontamente con un bravo veterinario? Ciò potrebbe capitare anche di domenica, mentre sta per iniziare la partita della tua squadra! Oppure rimanderai al lunedì? Saprai accarezzarlo con amore quando tornando a casa dal lavoro ti farà le feste, anche se è stata per te una giornata nera e non sei disponibile al gioco? O succederà che lo ignorerai o lo allontanerai in malo modo? Sarai disposto a sopportare che per riempire le sue interminabili giornate in attesa del tuo ritorno rosicchierà la gamba di una sedia o un tappeto? Cercherai una, due, dieci volte di fargli capire con autorevolezza che quella cosa non si deve fare, senza usare le mani? O sarà facile che la pazienza ti scappi spesso e volentieri? Saprai mantenere insieme agli altri componenti della famiglia, un rapporto equilibrato con lui, insegnandogli quello che deve o che non deve fare? O tutto sarà gestito in modo soggettivo e casuale a seconda delle persone, creando in lui confusione e smarrimento? Allora lascia perdere.
Gli faresti solo del male e lo faresti anche a te stesso. Ma, se sei convinto di potercela fare, se ogni giorno nonvedrai l’ora di tornare a casa per sentirlo guaire dietro la porta mentre ti aspetta, se sei convinto che sarà bello ricevere l’affetto che quell’amico sicuramente non ti negherà e che ti farà tornare il sorriso anche quando sei stanco o di cattivo umore, allora fallo!
Prendi la macchina e va al canile, e non dire che vorresti un cucciolo, di piccola taglia e maschio. Non significa un bel niente. Gira fra i box, guarda negli occhi queste creature, abbassati e parla loro dolcemente, anche se si avventano abbaiando contro la recinzione, cerca il tuo futuro amico. Fagli una carezza.
NE VARRA’ LA PENA, STANNE CERTO!