ROMA
Lotta a tutto campo e controlli a tappeto nei posti di frontiera contro il commercio e l’importazione di pellicce di cani e gatti. Lo annuncia il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri al decreto che aggiorna il sistema sanzionatorio per le violazioni al regolamento comunitario 1523/2007 sul commercio delle pellicce di tali animali prevedendo l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da 5.000 a 100.000 euro.
«Con i carabinieri dei Nas – ha annunciato Martini – faremo dei prelievi a campione, anche nei posti di frontiera, sulle partite di abbigliamento provenienti dall’estero per verificare la natura delle pellicce utilizzate».
Il provvedimento varato, ha inoltre commentato il sottosegretario, è «il segnale tangibile dell’impegno del governo che vede nella tutela degli animali da affezione un caposaldo della propria attività». È infatti «aberrante e indecente – ha sottolineato Martini – che vi siano dei Paesi extraeuropei che utilizzano appunto pelli di animali da affezione in contrasto con le regole minime di civiltà».
Il decreto varato, ha concluso il sottosegretario, è anche nella direzione della «tutela del prodotto italiano e dello stop alle importazioni illegali».